Albero della vita

Dott.ssa Paola Cossu

Psicologa specializzata in PSICOTERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE


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Eiaculazione precoce

L’eiaculazione precoce consiste nel presentarsi, persistente o occasionale, di eiaculazione in seguito a stimolazione sessuale anche minima, oppure prima, durante o poco dopo la penetrazione e comunque prima di quando il soggetto desidererebbe.

In genere, la maggior parte dei maschi con eiaculazione precoce possono ritardare l’orgasmo durante la masturbazione per un tempo notevolmente più lungo che durante il coito. Per parlare di eiaculazione precoce, l’anomalia deve causare notevole disagio o difficoltà interpersonali ed essa non deve essere dovuta esclusivamente agli effetti diretti di una sostanza.

Non esiste un criterio preciso, né sintomi precisi, per definire quand’è che si possa parlare di vera e propria eiaculazione precoce, perché non esiste un tempo stabilito a priori che un uomo dovrebbe “durare”.

Alcuni ricercatori prendono come punto di riferimento, per poter parlare di precocità nell’eiaculazione, il fatto che l’uomo non sia in grado di trattenersi in modo tale che la donna sia soddisfatta in almeno il 50% dei casi. Anche questo criterio, comunque, è estremamente discutibile, in quanto occorre valutare le capacità orgasmiche della donna. In ogni caso si può dire che è certamente eiaculatore precoce colui che ha l’eiaculazione dopo una manciata di spinte coitali (5-10) o addirittura prima ancora di introdurre il pene in vagina.

La maggior parte dei giovani maschi impara a ritardare l’orgasmo con l’esperienza sessuale e con l’età, ma alcuni continuano ad eiaculare precocemente e possono cercare aiuto per il proprio disturbo. Alcuni maschi riescono a ritardare l’eiaculazione nell’ambito di una relazione stabile, ma manifestano nuovamente i sintomi dell’eiaculazione precoce quando hanno un nuovo partner.

Tipicamente, l’eiaculazione precoce viene osservata in uomini giovani, ed è presente fin dai loro primi tentativi di rapporto sessuale.

Comunque, alcuni uomini perdono la capacità di ritardare l’orgasmo dopo un periodo di funzionamento adeguato.
Quando i sintomi dell’eiaculazione precoce esordiscono dopo un periodo di funzionamento sessuale adeguato, il contesto è spesso quello di una diminuita frequenza di attività sessuale, di intensa ansia da prestazione con un nuovo partner, o di una perdita di controllo sull’eiaculazione legata alla difficoltà nel raggiungere o nel mantenere l’erezione.

Alcuni maschi che interrompono l’assunzione regolare di alcool possono sviluppare l’eiaculazione precoce, dal momento che facevano affidamento, per ritardare l’orgasmo, sull’assunzione di alcolici, invece di apprendere strategie comportamentali.

Eiaculazione precoce cause e cura
Le cause dell’eiaculazione precoce sono, nella stragrande maggioranza dei casi, assolutamente psicologiche.

Esistono rari casi di precocità eiaculatoria, generalmente transitoria, connessi a cause organiche quali anomalie anatomiche del frenulo, stati infiammatori, uretriti, vescicoliti, prostatiti, sclerosi multipla, tumori midollari, stress o ipertiroidismo. Tali condizioni, però, sono generalmente evidenti, poiché comportano altri sintomi oltre alle eiaculazioni precoci.

Una volta escluse le cause di natura biologica, la cura dell’eiaculazione precoce si concentra sugli aspetti psicogeni, attraverso due forme principali forme d’intervento volte ad incrementare la latenza eiaculatoria ed il senso di auto-controllo: la terapia comportamentale e quella psicofarmacologica.

Non esistono prove scientifiche di efficacia di alcuna altra forma di cura dell’eiaculazione precoce.

La terapia comportamentale, altrimenti detta “mansionale”, prevede generalmente la partecipazione di entrambi i membri della coppia, ove possibile, e implica una serie di prescrizioni ben precise e di esercizi da eseguire insieme al partner, che il terapeuta suggerisce nel corso delle sedute per cercare di limitare gradualmente le eiaculazioni precoci e aumentare il senso di autocontrollo del soggetto.
Si tratta di una strategia di cura dell’eiaculazione precoce molto diretta al problema, che viene affrontato attraverso specifiche tecniche, ma che non trascura, ove necessario, l’analisi di aspetti psicologici più profondi, connessi alla struttura di personalità del soggetto, alle sue relazioni, alle sue idee e convinzioni relative alla sessualità, alla sua storia di vita ed al contesto socio-culturale in cui è cresciuto.

La cura farmacologica dell’eiaculazione precoce si basa su due classi di farmaci che inducono l’effetto di ritardare l’eiaculazione: i bloccanti alfa-adrenergici e gli antidepressivi serotoninergici (in particolare, negli ultimi tempi, la dapoxetina).
In realtà i farmaci in questione non sono specifici per la cura dell’eiaculazione precoce, ma si sfrutta l’effetto collaterale delle sostanze in essi contenute, di desensibilizzare l’area genitale e rendere più difficile il raggiungimento dell’orgasmo.

Nella pratica clinica, comunque, è stato sperimentato che per curare le eiaculazioni precoci è sempre utile associare alla terapia farmacologica un percorso di terapia comportamentale, che preveda una graduale riduzione e sospensione del farmaco, non appena il soggetto acquisisce un maggior senso di auto-controllo.

Fonte : Istituto di Psicologia e Psicoterapia Comportamentale e Cognitiva - IPSICO



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