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Dott.ssa Paola Cossu

Psicologa specializzata in PSICOTERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE


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Disturbo bipolare

Il disturbo bipolare (o depressione bipolare), pur non essendo particolarmente frequente, costituisce un problema serio e invalidante, che merita attenzione clinica e di cui i soggetti che ne soffrono sono spesso inconsapevoli.

Chi ne è affetto tende ad alternare fasi depressive seguite da fasi ipomaniacali o maniacali (bipolarismo).
In genere le fasi depressive della depressione bipolare tendono a durare più a lungo di quelle maniacali o ipomaniacali: di solito durano da qualche settimana a qualche mese, mentre le fasi maniacali o ipomaniacali durano una-due settimane.
A volte, nel disturbo bipolare, la transizione da una fase all’altra è rapida e immediata; altre volte, invece, è intervallata da un periodo di umore normale (eutimico). Talvolta il passaggio di fase nel bipolarismo è lento e subdolo, mentre altre volte può essere brusco e improvviso.

Le fasi depressive nel disturbo bipolare (o depressione bipolare) si caratterizzano per un umore molto basso, una sensazione che niente sia più in grado di dare piacere e una generale tristezza per la maggior parte del giorno. In linea di massima, le fasi depressive non si differenziano dagli episodi depressivi della depressione maggiore unipolare. Durante queste fasi del bipolarismo, quindi, il sonno e l’appetito possono risultare facilmente alterati; la capacità di concentrazione e la memoria possono essere molto minori. A volte, sempre durante le fasi depressive, le persone affette dal disturbo bipolare pensano ricorrentemente al suicidio.

Le fasi maniacali nel bipolarismo, in alcuni casi, vengono generalmente descritte come l’esatto contrario di quelle depressive, ovvero caratterizzate da un umore alquanto elevato, dalla sensazione di onnipotenza e da un eccessivo ottimismo. In queste fasi, i pensieri si succedono molto rapidamente nella mente del paziente affetto da disturbo bipolare al punto da diventare così veloci che risulta difficile seguirli.
Il comportamento può essere iperattivo, caotico, fino al punto di rendere il paziente inconcludente.
L’energia del paziente bipolare in fase maniacale (o ipomaniacale) è talmente tanta che spesso il soggetto non sente la necessità di mangiare o di dormire e ritiene di poter fare qualsiasi cosa, al punto da mettere in atto comportamenti impulsivi, come spese eccessive o azioni pericolose, perdendo la capacità di valutare correttamente le loro conseguenze.
Sono frequenti veri e propri disturbi del controllo degli impulsi (dipendenza da gioco d’azzardo, shopping compulsivo, ecc.)

In molti casi, tuttavia, la fase (ipo)maniacale del disturbo bipolare non si caratterizza per un eccesso di euforia e di grandiosità, bensì per un umore disforico, cioè per un senso costante di rabbiosità e ingiustizia subita, che si traduce in irritabilità e intolleranza e, spesso, in aggressività espressa, sempre senza valutare correttamente le conseguenze dei propri comportamenti.

I disturbi bipolari comprendono il Disturbo Bipolare di I tipo, il Disturbo Bipolare di II tipo, il Disturbo Ciclotimico e il cosiddetto Disturbo Bipolare Non Altrimenti Specificato, categoria diagnostica che raccoglie tutti quei soggetti con sintomi insufficienti per porre la diagnosi di uno dei disturbi sopra citati.

Sintomi
Per porre diagnosi sicura di mania, deve presentarsi un distinto periodo di anormale e persistente elevazione del tono dell’umore, con caratteristiche di espansività o irritabilità. I disturbi dell’umore devono essere abbastanza gravi da compromettere le attività di studio, di lavoro o le capacità di relazione sociale.
Durante un episodio maniacale, diversi dei seguenti sintomi del disturbo bipolare sono presenti:

  • Aumento dell’autostima o grandiosità
  • Ridotto bisogno di sonno
  • Aumentata produzione verbale con difficoltà a frenarla
  • Volubilità nel cambiare opinione (il paziente non si accorge che i suoi pensieri cambiano facilmente)
  • Facile distraibilità (il paziente può porre attenzione a particolari insignificanti ignorando elementi importanti
  • Aumento delle attività finalizzate
  • Agitazione mentale o fisica
  • Aumentato coinvolgimento in attività che possono avere conseguenze pericolose (p.e. spendere molto denaro o intraprendere attività sessuali inusuali per la persona)
  • Per la diagnosi di depressione è necessario un periodo di almeno due settimane con perdita di interesse o di piacere in tutte o buona parte delle attività. La depressione bipolare deve essere abbastanza grave da produrre una modificazione nell’appetito, nel peso corporeo, nel sonno o nella capacità di concentrarsi così come deve essere presente un sentimento di colpa, di inadeguatezza o disperazione; possono anche essere presenti pensieri di morte o suicidio.

Durante un episodio depressivo, diversi dei seguenti sintomi del disturbo bipolare sono presenti:

  • Costante depressione del tono dell’umore o disperazione
  • Grave riduzione di interessi o di piacere in tutte o nella maggior parte delle attività
  • Perdita o incremento del peso corporeo o dell’appetito
  • Aumento o riduzione del sonno
  • Agitazione o rallentamento
  • Affaticamento o perdita di energia
  • Sentimenti di inadeguatezza, di colpa e/o perdita dell’autostima
  • Incapacità di concentrarsi e di prendere decisioni
  • Pensieri di morte o suicidio

Talvolta una persona che soffre di depressione bipolare (o bipolarismo) può sperimentare solo episodi di mania o solo episodi di depressione alternati a periodi di normalità del tono dell’umore. Quando è presente solo la mania la malattia prende comunque il nome di disturbo bipolare, mentre invece, se è presente solo la depressione, la malattia è in genere chiamata depressione maggiore. Occorre tenere in considerazione, tuttavia, che l’instabilità del tono dell’umore tipica del bipolarismo può anche riscontrarsi in molti disturbi di personalità, soprattutto nel disturbo borderline. La diagnosi differenziale è pertanto molto delicata e non basta riscontrare l’alternanza di fasi umorali per essere certi che si tratti di vero e proprio disturbo bipolare.

Fonte : Istituto di Psicologia e Psicoterapia Comportamentale e Cognitiva - IPSICO



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