Albero della vita

Dott.ssa Paola Cossu

Psicologa specializzata in PSICOTERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE


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Allenamento nel training autogeno

Prima di iniziare il training bisogna tenere conto di alcuni fattori che possono agevolarne l’esecuzione:

  • Ambiente;
  • Atteggiamento;
  • Postura;
  • Frequenza;

Ambiente
E’ importante scegliere un ambiente idoneo, come suggerisce Schultz “tranquillo, non troppo caldo, non troppo freddo, scarsamente illuminato, allo scopo di diminuire le stimolazioni esterne”.

Atteggiamento
La condizione ideale per iniziare il training autogeno è quella del “raccoglimento interiore” ( Hoffman, p. 172), di predisposizione alla calma. Questo stato di calma non deve essere indotto attivamente, il soggetto deve attendere che spontaneamente si stabilisca la calma. E’ importante l’atteggiamento preparatorio al training autogeno. L’induzione dello stato di calma è dato da: la posizione prescelta, dall’abbandono dell’atteggiamento attivo, dall’eliminazione delle stimolazioni esterne, dall’immergersi lentamente nello stato di calma, dal chiudere lentamente gli occhi cosicché quando la persona reciterà la formula “Io sono calmo” sarà la constatazione di una già avvenuta immersione in questo stato.

Postura
Non esiste una postura ideale per il training autogeno. Io suggerisco una posizione sdraiata o da seduti. Ricordo, inoltre, di non avere fretta per il raggiungimento dei risultati perché con il continuo allenamento si potrà poi eseguirlo nelle posizioni più precarie.

Frequenza
L’esercizio va eseguito almeno due volte al giorno. Inoltre l’esercizio non va rimandato. Come dice Hoffmann “l’esercizio deve diventare un’abitudine e come tutte le abitudini, con l’andare del tempo una necessità”.

Durata dell’esercizio e del training
I singoli esercizi potranno durare da 1 a 5 minuti. Non è consigliabile superare questi tempi in quanto si è constatato che le persone riescono a concentrarsi bene sull’esercizio per un breve periodo di tempo. L’esercizio andrà eseguito con ordine e continuità. Terminato l’esercizio il paziente può rimanere in posizione dedicandosi al riposo, all’introspezione, alla piacevolezza del rilassamento e alla calma raggiunta.

La durata di un corso di training non dovrebbe essere inferiore ai sei mesi, con una frequenza settimanale.



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